Eccellenze Italiane 2020/2021
IL NOSTRO SUCCO DI BERGAMOTTO
Il succo di bergamotto sconosciuto fino a qualche tempo fa, oggi, assieme all’essenza di bergamotto inizia un percorso di eccellenza per le caratteristiche specifiche delle sue proprietà portandolo alla conoscenza del grande pubblico per i suoi benefici quasi esclusivi ,il succo di bergamotto per il suo sapore non si rende facilmente amabile, ma è molto particolare . Il succo di bergamotto ha numerose proprietà dal sapore forte e amaro, oggi può essere consumato tutti i giorni ( 100 - 120 ml ) per raggiungere i 120 mgr di BPF (bergamot poliphenolyc fraction ) necessari per renderlo efficace , un succo, quindi ,tanto amaro quanto pieno di benefici per il nostro organismo.
Il succo di bergamotto è un potente antidoto naturale al colesterolo ed ai trigliceridi grazie all’elevata quantità di flavonoidi ..
Il succo di bergamotto ha dimostrato azione ipoglicemizzante grazie alla naringenina, un polifenolo che aumentando l’assimilazione di glucosio nei muscoli e nel fegato, e conseguentemente ne diminuisce l’assimilazione nel sangue, migliorando quindi l’attività dell’insulina.
Il succo di bergamotto, inoltre, è un potente nemico dei radicali liberi: questo sempre grazie all’elevato numero di flavonoidi, potenti antiossidanti che tengono sotto controllo la produzione dei radicali liberi sulle pareti dei vasi sanguigni , quindi ha anche un’importante funzione antinfiammatoria.
In sintesi racchiude il suo potere nel contrastare “” la sindrome metabolica “”
Tra le proprietà del succo di bergamotto bisogna citare anche l'alto contenuto di vitamina C, vitamina B1 e vitamina B2. Il succo di bergamotto è un toccasana per chi ha necessità di aumentare l’assorbimento di ferro, infatti è indicato nella terapia contro l’anemia. Inoltre, grazie all’acido citrico, il succo di bergamotto stimola l’appetito, spazza via i parassiti intestinali e migliora i movimenti intestinali.
Pertanto ,teniamo a sottolineare che abbiamo cercato di dare al nostro succo di bergamotto il valore fondamentale alla stabilità biologica non alterare i suoi componenti mantenendo il loro corretto equilibrio, conservato concentrato e reintegrato al momento della produzione senza zuccheri aggiunti, senza conservanti , pastorizzato e imbottigliato con le migliori certificazioni di mercato.
Il bergamotto (Citrus bergamia) è un agrume dalla buccia di colore giallo derivato forse dal limone o dall'arancio amaro. Tra i botanici esistono ancora delle incertezze. È comunque molto probabile che il bergamotto sia una pianta autoctona della Calabria.
La coltivazione del bergamotto come piantagione intensiva avvenne sul litorale di Reggio Calabria nel Settecento. Nell'Ottocento è stata documentata la prima estrazione dell'olio essenziale di bergamotto, proprio in Calabria.
Nell' aspetto il frutto del bergamotto ricorda il pompelmo, ma è un po' più piccolo e ha un colore più intenso. Ancora oggi la coltivazione del bergamotto avviene in Calabria soprattutto nella fascia costiera. Il bergamotto è di stagione come frutto fresco a partire dal mese di ottobre-novembre fino a marzo.
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Utilizzi del bergamotto
Di per sé il bergamotto non ha un gusto molto gradevole quindi non viene consumato tanto come frutto fresco, quanto sotto forma di spremuta, magari in abbinamento ad altri frutti più dolci.
Il frutto del bergamotto si utilizza, dal punto di vista alimentare, soprattutto per la produzione di succhi di frutta e di confetture. Lo si può anche tagliare in spicchi per metterne una fettina nel tè, come si fa con il limone. Con il bergamotto si preparano anche i canditi.
Il succo di bergamotto ha un gusto amaro proprio come il frutto ma nello stesso tempo è considerato molto prezioso per via della sua ricchezza di polifenoli. Questo succo ha anche un elevato contenuto di acido citrico ed è stato spesso utilizzato proprio per produrre questa sostanza.
In realtà gli impieghi principali del bergamotto vanno oltre gli usi alimentari. Infatti il bergamotto viene utilizzato soprattutto per la produzione di oli essenziali. L'olio essenziale di bergamotto viene prodotto dalla buccia di questo frutto ma anche dai rametti, dalle foglie e dai fiori di questa pianta.
L'olio essenziale di bergamotto viene utilizzato soprattutto in profumeria per via del suo aroma. Da notare è la produzione del Bergamotto di Reggio Calabria, che è un olio essenziale ottenuto dal bergamotto a Denominazione di origine protetta. L'olio essenziale di bergamotto più puro è prodotto dalle bucce di questo frutto e rappresenta un componente essenziale dell' acqua di Colonia.
Proprietà e benefici del bergamotto
Il bergamotto è un frutto ricco di vitamine. Contiene vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B ed è una fonte importante di flavonoidi. Gli studi condotti dai ricercatori dell'Università di Tor Vergata hanno messo in evidenza le proprietà e i benefici del bergamotto e del succo di bergamotto, una delle preparazioni a base di questo frutto più utilizzate a livello alimentare, insieme alle confetture.
Gli esperti hanno somministrato a volontari sani di età compresa tra i 18 e i 65 anni 250 ml di succo di bergamotto e mela per 15 giorni. Hanno così osservato che assumere succo di bergamotto e mela accompagnato da uno stile di vita sano e da una dieta adeguata ha portato a una riduzione del 21% del rischio cardiovascolare. Si è trattato di uno studio sperimentale prospettico che potrebbe trovare nuove conferme in futuro.
I benefici del succo di bergamotto sono legati alla straordinaria ricchezza di polifenoli di questo frutto, delle sostanze antiossidanti che aiutano il nostro organismo a rimanere in forma e in salute. La somministrazione del bergamotto sotto forma di succo o spremuta avviene proprio per usi terapeutici.
Il bergamotto e il suo succo hanno proprietà energizzanti e tonificanti. In particolare il succo di bergamotto contiene dei principi attivi che aiutano a ridurre il colesterolo. Se vi sono stati prescritti dei farmaci per abbassare il colesterolo, prima di pensare di poter utilizzare il succo di bergamotto per sostituirli, consultate il vostro medico di fiducia per capire se il succo di bergamotto potrebbe esservi d'aiuto come rimedio naturale.
1. Previene malattie cardiovascolari
Il bergamotto è un valido alleato per la salute del cuore: viene, infatti, impiegato per tenere sotto controllo il colesterolo alto ed è in grado di prevenire malattie cardiovascolari, come infarto, ictus e arteriosclerosi. Non va utilizzato in caso di glaucoma, asma bronchiale e bradicardia.
2. Combatte la depressione e l'ansia
L'aroma di bergamotto è, inoltre, molto utile per combattere ansia e depressione: per questa ragione è, infatti, utilizzato in aromaterapia. Come fare? È possibile effettuare suffumigi, utilizzando alcune gocce di olio essenziale di bergamotto dall'azione calmante.
3. Contrasta l'invecchiamento
L'essenza di bergamotto contiene, poi, vitamina C, proteine, fibre alimentari, sali minerali come sodio, calcio, potassio e magnesio aminoacidi e un alto numero di antiossidanti, tra cui flavonoidi: per questo motivo, il bergamotto rallenta l'invecchiamento e combatte i radicali liberi.
4. Vanta proprietà antibatteriche e antinfiammatorie
Il bergamotto è un ottimo alleato per le vie respiratorie: vanta, infatti, delle proprietà antibatteriche e antinfiammatorie utili per la salute dell'organismo e per il benessere delle vie respiratorie.
5. Disinfetta e cicatrizza
L'olio essenziale di bergamotto può essere utilizzato anche come disinfettante e cicatrizzante: può, infatti, essere applicato sulla pelle per cicatrizzare piccole ferite, ma anche per combattere micosi alle unghie.
6. È alleato dei capelli
Questo prezioso frutto sembra, inoltre, sia particolarmente indicato contro la forfora, per cui esistono diversi rimedi naturali efficaci, e la caduta dei capelli.
Il bergamotto è un valido alleato per la salute del cuore: viene, infatti, impiegato per tenere sotto controllo il colesterolo alto ed è in grado di prevenire malattie cardiovascolari, come infarto, ictus e arteriosclerosi. Non va utilizzato in caso di glaucoma, asma bronchiale e bradicardia.
2. Combatte la depressione e l'ansia
L'aroma di bergamotto è, inoltre, molto utile per combattere ansia e depressione: per questa ragione è, infatti, utilizzato in aromaterapia. Come fare? È possibile effettuare suffumigi, utilizzando alcune gocce di olio essenziale di bergamotto dall'azione calmante.
3. Contrasta l'invecchiamento
L'essenza di bergamotto contiene, poi, vitamina C, proteine, fibre alimentari, sali minerali come sodio, calcio, potassio e magnesio aminoacidi e un alto numero di antiossidanti, tra cui flavonoidi: per questo motivo, il bergamotto rallenta l'invecchiamento e combatte i radicali liberi.
4. Vanta proprietà antibatteriche e antinfiammatorie
Il bergamotto è un ottimo alleato per le vie respiratorie: vanta, infatti, delle proprietà antibatteriche e antinfiammatorie utili per la salute dell'organismo e per il benessere delle vie respiratorie.
5. Disinfetta e cicatrizza
L'olio essenziale di bergamotto può essere utilizzato anche come disinfettante e cicatrizzante: può, infatti, essere applicato sulla pelle per cicatrizzare piccole ferite, ma anche per combattere micosi alle unghie.
6. È alleato dei capelli
Questo prezioso frutto sembra, inoltre, sia particolarmente indicato contro la forfora, per cui esistono diversi rimedi naturali efficaci, e la caduta dei capelli.
7. Sconfigge l'alitosi
Il bergamotto sembra sia indicato anche per sconfiggere l'alitosi. Come fare? Versate 4-5 gocce di olio essenziale in un bicchiere d'acqua per fare dei gargarismi, almeno due volte al giorno. Infine, sebbene non abbia controindicazioni particolari, quando associato ad altri farmaci, è opportuno chiedere il parere del proprio medico curante.
"Bergamotto : non solo fragranze ma anche alimento funzionale"
Tutti conoscono il suo ruolo fondamentale nella storia della profumeria, dove continua ad essere un protagonista, pochi sono a conoscenza del suo uso in cucina ma soprattutto delle sue virtù terapeutiche. Sin dalla sua introduzione del bergamotto in Europa il suo olio essenziale fu inizialmente usato nella medicina popolare e poi ufficiale. Secondo Fluckiger e Hambury (1878), l'olio di bergamotto era incluso in un elenco (stampato nel 1688) di medicinali disponibili in una farmacia nella piccola città tedesca di Giessen.
In Calabria, dove si concentra il 95% della produzione globale, e dove le prime tracce documentate di una piantagione risalgono a fine '700, il bergamotto veniva ampiamente utilizzato come cicatrizzante, nel trattamento di ustioni o vene varicose, come microbicida, analgesico, antipiretico, antiflogistico, per alleviare il mal di denti e nel trattamento di foruncolosi. Nella seconda metà del XVIII secolo, l'olio volatile veniva aggiunto in gocce nel tè come antimalarico e usato per trattare la scabbia, usato come sedativo o somministrato in gocce su una zolletta di zucchero contro l'insonnia.
Nel 1805 un un giovane medico calabrese di nome Francesco Calabrò pubblicò il risultato delle sue osservazioni sugli effetti dell'essenza di bergamotto, che erano stati oggetto della sua tesi di laurea presso l'università di Pavia (1804), nel libro Della Balsamica virtù dell'essenza di bergamotta nelle ferite. Calabrò notò che le donne calabresi che lavoravano le bucce del bergamotto utilizzavano coltelli affilati per la pelatura, che molto spesso provocavano dei piccoli tagli relativamente gravi ma non presentavano suppurazione delle lesioni, e avevano un tempo di cicatrizzazione molto ridotto, merito delle virtù medicamentose dell'essenza di bergamotto. Ma l'effetto cicatrizzante non è che uno delle tante virtù di questo prezioso agrume.
Nei trattati Farmacologia del secolo scorso troviamo tutta una serie di usi dell'olio di bergamotto. E' stato utilizzato in farmacia per migliorare l'odore di unguenti medicinali, per preparare paste dentifricie, oli per capelli e prodotti cosmetici. In medicina veniva usato da solo o in una soluzione alcolica o in altri preparati da massaggiare in casi di reumatismi, paralisi e debolezza degli arti, o tenicida per uso interno. Fu oggetto di studio e usato da molti dottori; nel 1932 il chirurgo Antonino Spinelli, primario degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria fornì dimostrazione in vitro e in vivo che il bergamotto poteva costituire un nuovo antisettico in chirurgia dalla spiccata azione battericida, contro tutti i batteri presenti sia sulla superficie cutanea che nello spessore del derma. Tesi avvalorata nel 1933 dal professore Fulvio Pulcher, dell'Istituto d'Igiene dell'Università di Genova, le cui ricerche su emulsioni saponose all'essenza di bergamotto, lo portarono a concludere che l'agrume possedesse un'azione battericidaotto volte superiore a quella del fenolo, all'epoca usato nella disinfezione di sale operatorie, attrezzi chirurgici, mani e camici dei sanitari.
Giuseppe Sanarelli, Senatore, professore d'Igiene a Siena, Bologna e Roma dove diresse l'istituto di Batteriologia, in una memoria del 1936, riporta i risultati di studi eseguiti su una soluzione acquosa di bergamotto e ne dimostrò l'azione battericida sui bacilli del tifo, della difterite, sugli stafilococchi piogeni e sui vibrioni del colera. Nel 1940 il Tenente Colonnello medico, Dott Maimone prova sui soldati affetti da scabbia una soluzione saponosa che guarisce i pazienti trattati dopo 3-4 giorni di trattamento.
Diversi prodotti a base di essenza di bergamotto sono stati usati in medicina e negli ospedali fino all'inizio degli anni 70, quando fu scoperta la sua azione fotosensibilizzante e fu messo al bando. Fino ad arrivare agli ultimi anni quando si è risvegliato l'interesse per questo agrume dalle qualità eccezionali ed è diventato oggetto di studio di team di ricercatori universitari. Le ultime novità che coinvolgono il bergamotto in campo medicale sono legate a una serie di studi; quelli condotti dal team del prof. Vincenzo Mollace dell'Università della Calabria, che hanno evidenziato le proprietà salutari dell'estratto di bergamotto efficace nel ridurre i livelli colesterolo trigliceridi e la glicemia.
Poi c'è stato lo studio di un team di ricercatori dell'Università Magna Grecia di Catanzaro, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Functional Foods, che sottolinea la peculiaretà del bergamotto di contrastare l'azione dannosa di alcune proteine ritenute essere causa di malattie cardiache. I ricercatori hanno dimostrano come il bergamotto ha effetti simili a quelli delle statine, dei farmaci usati nel controllare il colesterolo, senza tuttavia i loro effetti collaterali. Recenti ricerche ne hanno evidenziato sia la capacità antivirale che quella antifungina mettendo in risalto l'attività contro 51 ceppi del genere candida.
In Calabria, dove si concentra il 95% della produzione globale, e dove le prime tracce documentate di una piantagione risalgono a fine '700, il bergamotto veniva ampiamente utilizzato come cicatrizzante, nel trattamento di ustioni o vene varicose, come microbicida, analgesico, antipiretico, antiflogistico, per alleviare il mal di denti e nel trattamento di foruncolosi. Nella seconda metà del XVIII secolo, l'olio volatile veniva aggiunto in gocce nel tè come antimalarico e usato per trattare la scabbia, usato come sedativo o somministrato in gocce su una zolletta di zucchero contro l'insonnia.
Nel 1805 un un giovane medico calabrese di nome Francesco Calabrò pubblicò il risultato delle sue osservazioni sugli effetti dell'essenza di bergamotto, che erano stati oggetto della sua tesi di laurea presso l'università di Pavia (1804), nel libro Della Balsamica virtù dell'essenza di bergamotta nelle ferite. Calabrò notò che le donne calabresi che lavoravano le bucce del bergamotto utilizzavano coltelli affilati per la pelatura, che molto spesso provocavano dei piccoli tagli relativamente gravi ma non presentavano suppurazione delle lesioni, e avevano un tempo di cicatrizzazione molto ridotto, merito delle virtù medicamentose dell'essenza di bergamotto. Ma l'effetto cicatrizzante non è che uno delle tante virtù di questo prezioso agrume.
Nei trattati Farmacologia del secolo scorso troviamo tutta una serie di usi dell'olio di bergamotto. E' stato utilizzato in farmacia per migliorare l'odore di unguenti medicinali, per preparare paste dentifricie, oli per capelli e prodotti cosmetici. In medicina veniva usato da solo o in una soluzione alcolica o in altri preparati da massaggiare in casi di reumatismi, paralisi e debolezza degli arti, o tenicida per uso interno. Fu oggetto di studio e usato da molti dottori; nel 1932 il chirurgo Antonino Spinelli, primario degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria fornì dimostrazione in vitro e in vivo che il bergamotto poteva costituire un nuovo antisettico in chirurgia dalla spiccata azione battericida, contro tutti i batteri presenti sia sulla superficie cutanea che nello spessore del derma. Tesi avvalorata nel 1933 dal professore Fulvio Pulcher, dell'Istituto d'Igiene dell'Università di Genova, le cui ricerche su emulsioni saponose all'essenza di bergamotto, lo portarono a concludere che l'agrume possedesse un'azione battericidaotto volte superiore a quella del fenolo, all'epoca usato nella disinfezione di sale operatorie, attrezzi chirurgici, mani e camici dei sanitari.
Giuseppe Sanarelli, Senatore, professore d'Igiene a Siena, Bologna e Roma dove diresse l'istituto di Batteriologia, in una memoria del 1936, riporta i risultati di studi eseguiti su una soluzione acquosa di bergamotto e ne dimostrò l'azione battericida sui bacilli del tifo, della difterite, sugli stafilococchi piogeni e sui vibrioni del colera. Nel 1940 il Tenente Colonnello medico, Dott Maimone prova sui soldati affetti da scabbia una soluzione saponosa che guarisce i pazienti trattati dopo 3-4 giorni di trattamento.
Diversi prodotti a base di essenza di bergamotto sono stati usati in medicina e negli ospedali fino all'inizio degli anni 70, quando fu scoperta la sua azione fotosensibilizzante e fu messo al bando. Fino ad arrivare agli ultimi anni quando si è risvegliato l'interesse per questo agrume dalle qualità eccezionali ed è diventato oggetto di studio di team di ricercatori universitari. Le ultime novità che coinvolgono il bergamotto in campo medicale sono legate a una serie di studi; quelli condotti dal team del prof. Vincenzo Mollace dell'Università della Calabria, che hanno evidenziato le proprietà salutari dell'estratto di bergamotto efficace nel ridurre i livelli colesterolo trigliceridi e la glicemia.
Poi c'è stato lo studio di un team di ricercatori dell'Università Magna Grecia di Catanzaro, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Functional Foods, che sottolinea la peculiaretà del bergamotto di contrastare l'azione dannosa di alcune proteine ritenute essere causa di malattie cardiache. I ricercatori hanno dimostrano come il bergamotto ha effetti simili a quelli delle statine, dei farmaci usati nel controllare il colesterolo, senza tuttavia i loro effetti collaterali. Recenti ricerche ne hanno evidenziato sia la capacità antivirale che quella antifungina mettendo in risalto l'attività contro 51 ceppi del genere candida.
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Dal XIX secolo l'olio essenziale di bergamotto trova anche un nuovo impiego: non solo te inglese, acqua di colonia, agente di fissaggio nel settore di profumi, quando e scienziati e medici scoprono, quasi per caso, le potenti qualita' antisettiche dell ' oilo essenziale di bergamotto, questo assume un ruolo come efficace disinfettante, abbinato ad altri principi attivi e applicato tra le maniesalta il gradevole profumo poco dopo un leggero massaggio per rendere questo gel gradevole e peculiare.
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